Il Blueprint in 10 punti

Il Blueprint si fonda essenzialmente su dieci punti e rappresenta una visione concreta di ridisegno della parte della città che va da Porta Siberia a Punta Vagno per restituire il rapporto con il mare alla città , così come il progetto di Porto Antico lo ha restituito al Centro Storico.

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  1. Realizzazione della nuova Torre dei Piloti in corrispondenza dell'estremità del molo di sottoflutto all'ingresso del porto. Guarda la presentazione del progetto
  2. Riorganizzazione dello Yacht Club Italiano nello specchio d’acqua antistante la Fiera del Mare (circa 1.000 ml di attracchi, contro i 900 ml attuali) e negli spazi a terra a ridosso del molo esistente (circa 15.000 mq, contro i 10.000 mq attuali), mantenendo la palazzina e la banchina storica come sede di rappresentanza (Museo dello Yacht Club Italiano).
  3. Creazione di un “canale-urbano” o darsena navigabile a ridosso delle mura antiche della città. Questo - largo in più punti fino a 50 m - connetterà il Porto Antico alla Fiera. La demolizione dell'edificio Ex Nira e dei Padiglioni obsoleti della Fiera (padiglioni C, M e Fiat) consentirà la realizzazione di un "porto-canale" de-cementificando un'area di 85.000 mq (circa 780.000 mc).
  4. Grazie al canale-urbano si realizza l'isola della "fabbrica del porto" che staccandosi dalla linea della terra consente alla città di riconquistare quell'affaccio sul mare che nel tempo ha perso.
  5. Riorganizzazione dei circoli nautici (Elpis, Rowing, LNI, UDP) e della Marina Molo Giano lungo il nuovo canale-urbano (1.800 ml di attracchi, contro i 1.700 ml attuali).
  6. Utilizzando gli sterri e le demolizioni per la realizzazione del canale-urbano e del porto-canale, ampliamento (78.000 mq) dell’area delle riparazioni navali nell’isola del “porto-fabbrica” e riorganizzazione dei bacini di carenaggio.
  7. Riorganizzazione ad uso terziario, commerciale e residenziale delle superfici delle strutture demolite (48.300 mq), diminuendone la volumetria da 332.000 mc a 120.000 mc (le funzioni commerciali sono parzialmente ipogee). Si realizza in questo modo una nuova polarità urbana tra la Fiera e la città, la quale riacquista un nuovo fronte sul mare prima negato dai volumi della Fiera, con 1.200 ml di attracchi nel Porto Canale. E' prevista inoltre la riorganizzazione della zona fieristica e il recupero del Palasport con la possibilità di mantenere la sua vocazione sportiva.
  8. Messa a punto di un sistema di movimentazione delle acque ferme del porto attraverso il canale-urbano aprendo la radice di Calata Gadda e del Molo Giano e realizzazione di un sistema di ossigenazione per bonificare le acque interne attraverso dispositivi energetico-ambientali connessi ai nuovi interventi.
  9. Creazione di un parco lineare urbano formato da circa 1.000 alberi (lecci, pini, palme e platani) da Porta Siberia a Punta Vagno, arricchendo la promenade urbana lungo il canale e gli spazi interstiziali a ridosso della sopraelevata di un verde pubblico di immediata vicinanza alla città e al mare. In corrispondenza di Piazzale Kennedy si realizzerebbe un “giardino-urbano” (con relativa spiaggia), una sorta di oasi naturalistica alla Foce del Bisagno, preservando un diretto rapporto ambientale della città con il mare.
  10. Prosecuzione della passeggiata a mare di Corso Italia, dalla Foce sino a Porta Siberia e quindi al Porto Antico, con affaccio diretto sul mare lungo il canale-urbano, con diversi collegamenti verticali con Corso Aurelio Saffi, restituendo alla città le aree di maggior vocazione urbana. Contemporaneamente viene riorganizzata l’attuale viabilità di accesso all'isola della "fabbrica del porto" che avverrà tramite due ponti sul canale, uno a Ponente in corrispondenza del Molo Giano, e uno a Levante (mobile per la navigazione).
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